Parassitosi e stile di vita: come poter allontanare i parassiti?

Parassitosi e stile di vita: come poter allontanare i parassiti?

Il problema della parassitosi può portare anche a conseguenze notevoli se non trattato correttamente. La nutrizione è strettamente legata al problema. Leggete l’articolo per saperne di più!

La parassitosi intestinale consiste nell’infestazione da parte di parassiti dell’intestino. Tali vermi sono organismi pluricellulari che vivono nel tratto digerente nutrendosi di ciò che il soggetto mangia, e moltiplicandosi attraverso la produzione di uova che, emesse con le feci o prelevate dalle unghie del bambino che si gratta, possono reinnestare il bambino steso o altri soggetti, sia per contatto diretto sia mettendo in bocca alimenti non puliti o le stesse mani sporche. Le infestazioni da parassiti invasive sono l’anchilostomiasi, la schistosomiasi, la strongiloidiasi, la toxocariasi, la trichinosi, la filariasi, l’echinococcosi e la cisticercosi diventano cruciali nella difesa dell’organismo in cui si annidano.

Le parassitosi possono essere causate da Nematodi (vermi rotondi) e da Cestodi e Trematodi (vermi piatti) e clinicamente si possono distinguere le forme intestinali da quelle tissutali in rapporto alla localizzazione della malattia; la distinzione è importante perché nel primo caso la diagnosi si basa sulla presenza di parassiti nelle feci mentre nel secondo si riscontrano sintomi generali ed appunto eosinofilia. Talune volte i vermi possono andare anche in svariati organi comportando anche conseguenze spiacevoli.

Tra i sintomi costanti di alcune parassitosi vi è il prurito e spesso compaiono orticaria e broncospasmo con eosinofilia; in molti casi la diagnosi sfugge per la errata convinzione che questi sintomi siano lo specchio di una malattia allergica.

I sintomi provocati dai parassiti intestinali dipendono dal tipo di esemplare infestante, dalle difese immunitarie dell’ospite, dallo stadio di sviluppo del parassita, dalla sua localizzazione e dalla carica infestante. I sintomi più comuni si registrano a livello gastro-intestinale, con dolori addominali, prurito anale, nausea, vomito, coliti, emorragie rettali e costipazione o diarrea fino alla dissenteria.

Possono inoltre comparire anemie e deficit di vitamina B12 o di altri micronutrienti, ittero, eritemi o ulcere cutanee, tosse, miositi e problemi a livello uro-genitale, con malessere generale, febbre, brividi, debolezza, mal di testa e sudorazione notturna. Non sempre i parassiti intestinali arrecano un danno considerevole all’organismo che li ospita e generalmente non ne determinano la morte; questo evento, infatti, si tramuterebbe in un grande danno per il parassita stesso. I sintomi, pertanto, sono spesso di grado lieve o moderato ma protratti nel tempo. Tutti quelli elencati, inoltre, non sono esclusivi delle parassitosi intestinali, bensì comuni a numerosissime patologie, alcune delle quali ben più frequenti.

L’infestazione è più probabile quando i suddetti sintomi compaiono al ritorno da un viaggio in Paesi tropicali in via di sviluppo, quando si vive in condizioni di scarsa igiene, quando si vive o si ha vissuto a stretto con soggetti dimostratisi parassitati (scuole, famiglie, comunità) o quando il bambino lamenta un forte prurito anale con lesioni da grattamento (l’ossiuriasi arriva a colpire fino ad oltre il 50% della popolazione in età pediatrica). A volte, per quanto riguarda gli elminti, gli stessi vermi o loro parti possono essere spontaneamente eliminati o riscontrati direttamente nelle feci. Non a caso la diagnosi si basa proprio sull’esame macroscopico e microscopico degli escrementi, da ripetere su almeno tre campioni, meglio se a giorni alterni o comunque nell’arco di 7-10 giorni.

Diagnosi della parassitosi

Per una diagnosi corretta di parassitosi e per l’individuazione dell’agente scatenante, possono risultare utili:

  • L’esame delle feci. Porta alla luce eventuali presenze di uova di parassiti.
  • L’endoscopia o la colonscopia. Prevedono l’utilizzo di uno strumento di forma tubulare, dotato di una telecamera a un’estremità e predisposto per la sua introduzione nella bocca o nel retto.
  • La telecamera è collegata a un monitor esterno, sul quale proietta ciò che visiona all’interno del corpo umano.
  • Le analisi del sangue. Permettono il riconoscimento di alcuni parassiti, presenti nel corpo umano (il tenore ematico di eosinofili è essenziale)

Inoltre, in casi particolari, i medici potrebbero ritenere indispensabile anche l’esecuzione di una risonanza magnetica nucleare e/o una TAC: queste procedure di diagnostica per immagini consentono di stabilire se la parassitosi ha determinato un qualche tipo di danno a particolari organi o tessuti del corpo umano.

Trattamento della parassitosi

Per trattare il problema da parassitosi, lo stile di vita è fondamentale e migliorarlo è la soluzione più semplice per affrontarlo. Quali metodi si devono adottare? Innanzitutto, diminuire lo stress che va a indebolire il sistema immunitario, dormire di più e in maniera regolare, fare attività fisica quotidiana, mangiare in maniera varia ed equilibrata, senza alcool, zuccheri e farine raffinate.
Inoltre, siccome i parassiti si nutrono appunto di zuccheri e carboidrati, è essenziale procedere con un’alimentazione che abbia un ridotto apporto di carboidrati nella dieta e un maggiore quantitativo di grassi buoni: in questo modo, mettendo un po’ da parte tutte le sostanze contenenti carboidrati, il glutine e prodotti raffinati, il parassita non avrà abbastanza cibo con cui nutrirsi.
L’alimentazione deve quindi essere ricca in vegetali, grassi buoni soprattutto omega-3, proteine, i carboidrati da utilizzare devono essere cospicui e della tipologia come quinoa, teff, sorgo e amaranto.
Inoltre, ci sono ottimi supplementi come l’olio di cocco usato in cucina, che ha numerose proprietà anti-microbiche, l’estratto di cardo mariano che ripulisce il fegato e migliora il sistema immunitario, la vitamina C, e anche è importante ricordare i chiodi di garofano, di origano, di mirra e di lavanda ma sopratutto l’allicillina che inibiscono la crescita dei parassiti. Inoltre, la Tintura forte di Mallo di noce nera, Assenzio, Chiodi di garofano in polvere si sono rivelati ottimi metodi per contrastare il problema.

Dott. Francesco Garritano

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