AUTISMO E PROBLEMI INTESTINALI: c’è 1 legame?

AUTISMO E PROBLEMI INTESTINALI: c’è 1 legame?

AUTISMO E PROBLEMI INTESTINALI: c’è 1 legame?

Negli ultimi anni c’è stato un incremento della prevalenza dei disturbi dello spettro autistico a livello mondiale, così marcato da aver fatto parlare di una sorta di “epidemia di autismo”, anche se le ragioni possono essere varie compresa una maggiore sensibilità al problema.

Secondo recenti Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità emerge che in Italia il disturbo dello spettro autistico sia più frequente nei maschi rispetto alle femmine con un rapporto che varia tra 4:1 e 5:1: attualmente si stima che un bambino su 77 presenti un disturbo dello spettro autistico e che i maschi siano colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine (dati Osservatorio Nazionale Autismo – Istituto Superiore di Sanità).

 

Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è caratterizzato da deficit nella capacità di socializzare, comunicare e usare l’immaginazione e da manifestazioni di comportamento stereotipato. È ampiamente accettato che il disturbo dello spettro autistico implichi un disturbo nello sviluppo del cervello.

Tuttavia, le vere cause dei disturbi neuroevolutivi associati al disturbo dello spettro autistico non sono chiare. A questo proposito, è stato scoperto che la maggior parte dei bambini con disturbo dello spettro autistico mostra SINTOMI GASTROINTESTINALI e una MAGGIORE PERMEABILITÀ INTESTINALE. Inoltre, sono state segnalate grandi differenze nella composizione microbica tra pazienti con disturbo dello spettro autistico e controlli. Pertanto, è stato ipotizzato che fattori correlati alla nutrizione svolgano un ruolo causale nell’eziologia del disturbo dello spettro autistico e dei suoi sintomi. Inoltre, è stata valutata la relazione tra una migliore salute intestinale e una riduzione dei sintomi in alcuni pazienti.

 

L’autismo è un disturbo neuroevolutivo che influisce negativamente sull’interazione e la comunicazione del bambino con l’ambiente.

ASSE INTESTINO-CERVELLO

L’asse microbiota-intestino-cervello descrive la connessione fisiologica bidirezionale per lo scambio di informazioni tra il microbiota intestinale, l’intestino e il cervello. Una sana composizione microbica è importante per la salute, poiché la disbiosi intestinale è spesso osservata in malattie e condizioni correlate all’intestino come il disturbo dello spettro autistico. La disbiosi intestinale è una composizione microbica alterata che favorisce i microrganismi patogeni rispetto a quelli benefici nell’intestino.

…Oltre alla disbiosi intestinale, i sintomi gastrointestinali sono 4 volte più frequenti nei bambini con disturbo dello spettro autistico rispetto al resto della popolazione. In questi bambini si riscontra un’ampia gamma di sintomi gastrointestinali, come stitichezza, diarrea, gonfiore, dolore addominale, reflusso, vomito, meteorismo e allergie alimentari.

 

…Inoltre, una minore diversità batterica riscontrata nei bambini autistici potrebbe essere correlata alla gravità dei sintomi gastrointestinali. La maggiore abbondanza di specie di Clostridia negli individui autistici suggerisce un coinvolgimento nella patogenesi del disturbo dello spettro autistico.

…Comprendere e modulare l’asse microbiota-intestino-cervello può essere un modo per migliorare i sintomi della malattia.

…I cambiamenti spesso osservati nei bambini con disturbo dello spettro autistico erano una diversità batterica generalmente diminuita rispetto alle popolazioni di controllo e il rapporto Bacteroidetes/Firmicutes significativamente diminuito. Abbondanze elevate di Clostridium spp negli individui autistici erano correlate alla gravità del comportamento autistico.

 

…Concentrazioni inferiori della quantità totale di SCFA si trovano nei pazienti con disturbo dello spettro autistico con livelli più elevati di propionato e indicano che la produzione di butirrato è drasticamente ridotta. È probabile che le concentrazioni alterate dei metaboliti batterici butirrato e propionato svolgano un ruolo nella fisiopatologia dell’autismo.

 

In conclusione, la correlazione tra i cambiamenti nelle distinte popolazioni batteriche e diversi metaboliti batterici e i cambiamenti comportamentali correlati al disturbo dello spettro autistico giustificano ulteriori indagini sull’asse microbiota-intestino-cervello. I segnali tra intestino, cervello e microbiota cambiano nell’autismo e alterare la

composizione del microbiota può contribuire allo sviluppo di sintomi clinici.

APPROCCIO NUTRIZIONALE E AUTISMO

La NUTRIZIONE è uno dei fattori più importanti che influenzano il microbiota intestinale.

Non esiste un vero e proprio protocollo sul trattamento nutrizionale nei disturbi dello spettro autistico dato che il tutto è da personalizzare in base al singolo caso. Ma nella mia esperienza clinica ho avuto modo di osservare che la modulazione della dieta in ottica anti-infiammatoria, la corretta integrazione con l’obiettivi di migliorare l’ecosistema intestinale possano migliorare la sintomatologia neurologica e gastrointestinale.

…Non tutti i bimbi con autismo possono consumare latticini, almeno per un periodo di riequilibrio intestinale e sino al miglioramento dei sintomi. In questo caso si possono utilizzare bevande vegetali biologiche.

…Importante è equilibrare i nutrienti ed evitare il consumo di alimenti industriali e cibi conservati.

…Preferire frutta e verdure fresche e stagionali, importanti per l’intestino ed il metabolismo energetico e delle tossine.

…Aumentare la presenza di grassi di buona qualità: olio extra vergine di oliva, avocado, noci, mandorle pelate, olio di cocco extra vergine, burro ghee.

…Recenti studi che coinvolgono diete senza glutine, diete senza caseina e supplementi prebiotici e probiotici e multivitaminici mostrano risultati promettenti.

…Evitare glutine (favorendo cereali a chicco come riso, quinoa, grano saraceno…), caseine, zuccheri e dolcificanti.

…Alcuni bimbi con una sintomatologia simil allergica o con disturbi intestinali particolarmente invalidanti, sono necessarie ulteriori restrizioni, ad esempio limitare ISTAMINA (spesso LA DISBIOSI INTESTINALE INCIDE ANCHE SULL’AUMENTO DI ISTAMINA A LIVELLO EMATICO), ossalati e salicilati.

..Ma questi accorgimenti nutrizionali devono essere personalizzati da professionisti in base al singolo soggetto.

…Importante oltre alla nutrizione, è fare esercizio fisico, giocare, ascoltare musica, il sonno. Quindi da prendere in considerazion un approccio multidisciplinare.

Ogni bimbo è diverso e reagisce in modo diverso ai cambiamenti.

 

…Uno stile di vita adeguato con un approccio nutrizionale personalizzato è un supporto degli interventi terapeutici, con potenziali effetti positivi sui sintomi ( in modo particolare intestinali) e sul miglioramento della qualità di vita.

 

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Dott. Francesco Garritano

 

Fonte bibliografica:

Srikantha, Mohajeri. The Possible Role of the Microbiota-Gut-Brain-Axis in Autism Spectrum Disorder. Int J Mol Sci. 2019 Apr 29.

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6539237/

 

van De Sande MMH et al. Autism and nutrition: the role of the gut–brain axis. Nutrition Research Reviews. 2014.

https://www.cambridge.org/core/journals/nutrition-research-reviews/article/autism-and-nutrition-the-role-of-the-gutbrain-axis/76735D9541EB3D2A86099583F42B39CF

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