DISBIOSI INTESTINALE E ISTAMINA: hanno un legame?
L’ipersensibilità alimentare rientra tra le reazioni indesiderate al cibo più frequenti. Colpisce il 15-20% della popolazione. Tra le più diffuse c’è anche l’intolleranza all’istamina.
MA COSA VUOL DIRE INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA?
Con INTOLLERANZA ALL’ ISTAMINA ci si riferisce a una serie di reazioni indesiderate che compaiono in seguito all’ingestione di cibo con un contenuto di istamina tale da non provocare sintomi in una persona sana.
L’INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA è definita come una condizione causata da uno squilibrio tra l’istamina rilasciata dal cibo e la capacità dell’organismo di degradare tale quantità. È accompagnato da una diminuzione dell’attività dell’enzima DAO, che porta ad un aumento della concentrazione di istamina nel plasma e alla comparsa di reazioni avverse.
COME ‘’SMALTIAMO’’ L’ISTAMINA?
La quantità di istamina endogena è controllata a livello genetico
Più significativo è considerata la degradazione enzimatica mediata dall’enzima DAO, con una seconda via rappresentata dall’enzima istamina-N-metil transferasi (HNMT).
Il DAO si trova nelle cellule epiteliali dell’intestino (piccolo), della placenta, dei reni, del timo…
Durante la digestione, l’enzima DAO viene continuamente sintetizzato nella mucosa dell’intestino tenue. È immagazzinato in strutture vescicolari sulla membrana basolaterale degli enterociti e agisce come una barriera metabolica contro le diammine esogene, inclusa l’istamina.
L’HNMT è un enzima citosolico il cui ruolo è regolare i livelli di istamina intracellulare.
DA COSA POSSONO ESSERE CAUSATI ALTI LIVELLI DI ISTAMINA? LA DISBIOSI INTESTINALE INCIDE?
- Possono essere presenti dei polimorfismi genetici per i recettori dell’istamina e per la DAO.
- Oltre alla predisposizione genetica, diversi fattori (ad esempio, la variabilità del contenuto di istamina negli alimenti, ecc.) sembrano essere responsabili della manifestazione dei sintomi;
- Ridotto o rallentato catabolismo da parte dell’enzima DAO a livello dell’epitelio dell’intestino tenue è considerato una possibile causa della sindrome HIT.
- Anche la DISBIOSI INTESTINALE può contribuire ad alti livelli di istamina
Quindi cosa fare in presenza di intolleranza all’istamina?
- Tra gli approcci, IL GOLD STANDARD È UNA DIETA A BASSO CONTENUTO DI ISTAMINA.
La dieta a basso contenuto di istamina dovrebbe essere temporanea. Il paziente deve essere consapevole che dopo un certo periodo alcuni alimenti eliminati potrebbero essere nuovamente reinseriti.
L’adesione a una dieta a basso contenuto di istamina ha chiaramente portato a un miglioramento delle manifestazioni gastrointestinali, cutanee e neurologiche e in alcuni casi è stato osservato un aumento simultaneo dei livelli sierici di DAO
- Evitare l’alcol (blocca l’enzima DAO, può rilasciare istamina endogena)
- Supportare l’enzima con la somministrazione diretta dell’enzima oppure si può prendere in considerazione un’integrazione di cofattori enzimatici come vitamina C, rame o vitamina B6.
- Mettere apposto l’intestino
Sebbene le attività cataboliche microbiche responsabili della degradazione dell’istamina debbano ancora essere completamente chiarite, è molto probabile che siano coinvolte le ammino ossidasi microbiche contenenti rame, come l’istamina ossidasi.
In ogni caso l’approccio nutrizionale è da personale caso per caso, quindi è consigliabile rivolgersi a un professionista che valuterà in base al singolo caso.
Dott. Francesco Garritano
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