Solitamente la CARNITINA viene affiancata alla stanchezza, quindi viene considerata come un tuo alleato per ricavare ENERGIA.
Ma la CARNITINA può aiutarti anche per altro, leggi QUI per saperne di più.
- Purtroppo la stanchezza può essere uno stato costante o temporaneo che riduce i livelli di energia, la concentrazione e la motivazione.
Perché la carnitina può darti energia? La carnitina svolge un ruolo importante nel metabolismo degli acidi grassi e la sua inadeguatezza indurrà sensazioni di stanchezza o affaticamento generale.
- Invece, la CARNITINA CHE RUOLO HA NELLA FRAGILITA’?
È importante evitare la fragilità dato che è un fattore predittivo di disabilità futura, ma fortunatamente può essere modificata, soprattutto in una fase iniziale.
Per fragilità s’intende una condizione caratterizzata da un aumento della vulnerabilità allo stress esogeno o endogeno e rappresenta il graduale declino delle funzioni, la perdita di autonomia e un ampio spettro di esiti avversi. È caratterizzata da debolezza muscolare, sarcopenia e affaticamento.
…Recentemente, è stato riscontrato che la carnitina può essere presa in considerazione anche in questo caso dato che diminuisce nei pazienti anziani fragili e quindi l’integrazione con il derivato acetilato della carnitina, cioè l’L-acetil-carnitina, migliora i processi fisici e cognitivi.
- CARNITINA E FEGATO: hanno un legame?
Direi di si, dato che il fegato è addirittura il sito principale della L-carnitina. Infatti livelli ridotti di carnitina nei pazienti con malattie epatiche possono avere un impatto negativo sull’ossidazione degli acidi grassi, aumentando anche la produzione di radicali liberi (che favoriscono il tuo invecchiamento e non solo) e contribuendo alla compromissione mitocondriale.
…A tal proposito la L-carnitina e i suoi derivati sono stati utilizzati nelle malattie del fegato, tra cui nella steatosi epatica non alcolica, nella steatosi epatica alcolica e la cirrosi.
Quindi ricapitolando:
- la CARNITINA non solo riduce la fatica e la fragilità, ma rappresenta anche un ruolo protettivo nelle malattie epatiche acute e croniche, nella steatosi epatica non alcolica.
- Inoltre l’integrazione di CARNITINA può contribuire a ridurre la stanchezza ingiustificata, a ridurre la perdita muscolare, a ridurre l’infiammazione cronica di basso grado (che è alla base di molteplici problematiche di salute come la tiroidite di hashimoto, la sindrome fibromialgica…) e lo stress ossidativo (quindi ti aiuta a ‘’combattere’’ i radicali liberi)
Dove puoi trovare la CARNITINA?
Le principali fonti alimentari di carnitina – ma non le uniche – sono le frattaglie. Altre sorgenti significative di carnitina sono le carni come pollame, coniglio, tra il pesce la carnitina è presente anche nel salmone
Dott. Francesco Garritano
Fonte bibliografica:
Derivati della carnitina oltre la fatica: un aggiornamento