La milza è ingrossata e si infiamma? Correggiamo un po’ la dieta!

La milza è ingrossata e si infiamma? Correggiamo un po’ la dieta!

La milza ingrossata, detta anche splenomegalia, consiste nell’aumento del volume di questo organo che si trova nell’addome, a sinistra dello stomaco, e che svolge diverse funzioni come la produzione di piastrine o la prevenzione di infezioni… Vediamo meglio di cosa si tratta!

La  Conosciamo un po’ tutti la milza: pricipalmente funge da filtro per la depurazione del sangue, eliminando i microbi e consumato o i globuli rossi danneggiati. È egualmente un organo importante nel sistema immunitario, argomento che a me sta molto a cuore in quanto parlo spesso del sistema immunitario e ho scritto molto in merito, producendo i globuli bianchi che combattono l’infezione e sintetizzano gli anticorpi.

Sebbene la milza sia importante per molte funzioni nell’organismo, la milza non è vitale alla sopravvivenza ed è possibile vivere senza una milza. Senza la milza, altri organi nell’organismo (specialmente il fegato) adattano ed aumentano la loro capacità di combattere l’infezione ed eliminare i globuli rossi ridondanti. Vediamo insieme com’è fatto quest’organo particolare!

La milza è situata nel quarto superiore sinistro dell’addome, sotto la nona – dodicesima nervatura. In adulti in buona salute, l’organo misura intorno 10 – 12 centimetri di lunghezza e pesa intorno 150 – 200 grammi.

Essa è divisa in due compartimenti principali, nella polpa rossa e nella polpa bianca ed è circondata da una copertura fibrosa densa chiamata la capsula splenica.

La polpa bianca è il tessuto linfoide di infezione-combattimento in cui i globuli bianchi sono prodotti e maturano. Questa polpa si compone delle guaine linfoidi periarteriolar (AMICI) e dei noduli linfatici. Le guaine circondano le arterie centrali all’interno della milza e contengono i linfociti T che attaccano i corpi estranei mentre il sangue è filtrato nella milza. I noduli linfatici sono dove i B-linfociti predominano, producendo gli anticorpi per ricoprire gli agenti patogeni ed inbandierarli su per rimozione dalle celle dell’organismo saprofago.

L’arteria splenica consegna il sangue alla milza in cui è filtrata dalla polpa rossa. La polpa rossa si compone dei cavi del tessuto connettivo ed ampi dei vasi sanguigni chiamati sinusoids splenici. Il sangue attraversa i cavi e nei sinusoids in cui è vuotato nei grandi filoni trabecular della milza.

Il sangue è filtrato attraverso le lacune nel rivestimento sinusoid, che impedisce ai globuli rossi anziani, nocivi o anormali di trasformarsi la circolazione sanguigna. Queste celle indesiderate sono mirate a dai fagociti, che egualmente ingeriscono tutti gli agenti patogeni d’invasione che sono presenti quali i batteri, i funghi ed i virus. Altri detriti quale emoglobina denaturata egualmente sono impediti entrare nella circolazione sanguigna dai sinusoids.

I canali della polpa rossa egualmente fungono da bacino idrico per la memorizzazione le componenti del sangue, specialmente i fagociti e delle piastrine vari, che possono essere rilasciati e viaggio ai siti della lesione per regolamentare l’infiammazione e facilitare guarire.

Milza infiammata?

Spesso non ci sono sintomi precisi per accorgersi di avere la milza ingrossata e solo quando il disturbo è grave si possono riscontrare dolore e senso di appesantimento, senso di sazietà, febbre, pallore, diarrea, debolezza, fatica, stanchezza e linfonodi gonfi.
Le cause della milza ingrossata sono di natura infiammatoria o infettiva, malattie del fegato, infezioni batteriche e altre malattie. Questo disturbo si tratta naturalmente andando ad agire sulla malattia che ne è la causa. Ma in ogni caso vengono consigliati riposo e alimentazione adeguata che aiuti a rafforzare il sistema immunitario e a curare quindi la milza ingrossata.

Milza ingrossata: la dieta da seguire

Per aiutare la guarigione di una splenomegalia vanno evitati i cibi grassi ed elaborati, particolarmente difficili da digerire. Quindi tutti gli alimenti fritti, alcol, bevande zuccherate. Bisogna consumare invece molta frutta, verdura, cereali integrali e legumi, privilegiando sempre cotture semplici come il vapore.
In ogni caso, mantenere la milza sana è utile a prevenire problemi vari e a tenere in salute il sistema immunitario e il sangue.
Senza arrivare a problemi seri come l’ingrossamento, la milza può essere più comunemente preda di infiammazioni: un sintomo comune della milza infiammata è il dolore acuto nella parte sinistra dell’addome che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta. Un altro sintomo è la mancanza di appetito: essendo così vicina a stomaco e intestino, la pressione che la milza esercita su quegli organi provoca una sensazione di sazietà. Ecco perché è necessario non solo mantenere in forma la milza ma anche depurarla di tanto in tanto per curare ed evitare eventuali infiammazioni.
La prima cosa da fare è seguire un’alimentazione adeguata e bere molta acqua durante tutta la giornata. In questo modo si garantisce il corretto funzionamento della milza priva di residui e tossine. Bisognerebbe assumere circa 2 litri di liquidi al giorno di cui almeno un litro e mezzo di acqua. Frutta e verdura fanno il resto. Sono da evitare totalmente, almeno per 15 giorni di seguito, gli alimenti difficili da digerire come i formaggi, il pane bianco, la pasta bianca, gli alimenti ricchi di zuccheri e le carni rosse. Gli altri alimenti amici della milza sono: – Agrumi – pesce azzurro – pomodoro – avocado La milza si può depurare anche con gli infusi naturali (naturalmente da aggiungere a una dieta sana). Infine, ecco delle tisane che vi consiglio: – tarassaco, – equiseto – ortica.
Dott. Francesco Garritano
Fonti bibliografiche:
  • Vancauwenberghe T, Snoeckx A, Vanbeckevoort D, Dymarkowski S, Vanhoenacker FM. Imaging of the spleen: what the clinician needs to know. Singapore Med J. 2015 Mar;56(3):133-44.
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