La ghiandola tiroidea è localizzata nella parte anteriore del collo, al centro e ha la forma di una farfalla poiché è costituita da due lobi che rappresenterebbero le ali, uniti al centro da una parte definita istmo. La forma, le dimensioni e il peso dipendono da individuo a individuo, anche in assenza di patologie, però, il momento in cui la ghiandola aumenta maggiormente di volume è la pubertà.
La tiroide svolge differenti funzioni nei diversi distretti dell’organismo. Infatti la ghiandola non solo stimola l’accrescimento, lo sviluppo, la maturazione cerebrale nei bambini ma è anche coinvolta in meccanismi come la termogenesi, ovvero il mantenimento della temperatura corporea; regola la frequenza e la contrazione cardiaca, la glicogenolisi, la gluconeogenesi epatica, la lipolisi e l’assorbimento intestinale. Anche la colesterolemia è regolata dagli ormoni tiroidei poiché questi provocano l’aumento dei recettori delle lipoproteine LDL, accelerando la loro rimozione. Infine, T3 e T4 regolano anche la motilità della muscolatura liscia gastrica ed intestinale, quindi la peristalsi.
Inoltre a regolare il funzionamento della tiroide è l’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide. L’ipotalamo produce il TRH che stimola l’ipofisi a rilasciare TSH, che a sua volta stimola la ghiandola tiroidea alla secrezione degli ormoni T3 (triiodiotironina) e T4 (tiroxina), che necessitano di un quantitativo adeguato di iodio per la loro sintesi. A seconda del loro funzionamento, le diverse ghiandole inibiscono o stimolano la produzione di ormoni. Infatti, se aumentano T3 e T4 nel sangue, questi fanno in modo che l’ipofisi diminuisca la secrezione di TSH, quindi di TRH; il contrario, invece, succede se T3 e T4 presentano basse concentrazioni nel sangue, per cui viene stimolato dagli stessi l’incremento di TSH.
In particolare, quali sono i parametri da tenere in considerazione per individuare una disfunzione tiroidea? Sono tre gli aspetti da valutare: i sintomi, i test strumentali come l’eco-tiroide e la scintigrafia tiroidea e gli esami ematochimici, trattando poi le patologie con un approccio multidisciplinare.