Per ogni problema usiamo sempre antibiotici, per un raffreddore o per un semplice mal di gola ricorriamo sempre a metodi estremi. E’ vero che gli antibiotici hanno salvato l’umanità e servono ogni giorno per la popolazione, ma bisogna saperli usare, e soprattutto bisogna sapere che se da un lato hanno un effetto, dall’altro possono indebolire molto il sistema immunitario. Oltre ad aver discusso molto in merito all’argomento nel mio nuovo libro “SOS – sistema immunitario”, in merito a questo tema ho scritto un articolo per voi! Buona lettura!
Antibiotici? Non vanno bene per tutte le forme infettive!
Ultimamente ricevo sempre più spesso in studio pazienti che mi riferiscono di fare largo uso di antibiotici, soprattutto per contrastare alcuni fenomeni patologici di scarsa entità, o addirittura in linea preventiva per qualche sintomo che possa rimandare ad un raffreddore o ad un episodio influenzale. E vi dirò di più: molte volte vi sono persone che fanno uso di antibiotici per contrastare episodi influenzali, di origine virale, ottenendo quali risultati? Gli antibiotici vengono usati per contrastare la crescita microbica, la sintesi di ulteriori forme batteriche, ma non di certo vanno ad intervenire per contrastare i virus.
Da qui si capisce bene che molte volte si fa un uso sbagliato degli antibiotici, che, pur essendo molto utili per determinate profilassi cliniche, tuttavia vengono usati in maniera poco idonea: come ho già scritto precedentemente, l’uso inappropriato di antibiotici porta anche ad una delezione della flora batterica benefica del nostro organismo, con la conseguenza che il sistema immunitario tende a perdere di efficienza e il nostro organismo si difende meno dagli agenti esterni e non solo.
Antibiotici e sistema immunitario
Proprio a questo concetto vorrei allacciarmi. Troppi antibiotici utilizzati in modo sbagliato non danno più risultato per due motivi fondamentalmente:
- Si genera resistenza da parte dell’agente esterno all’antibiotico:
I batteri sono stati abituati fin dall’inizio della loro evoluzione a confrontarsi con sostanze naturali emesse da piante, funghi e miceti che cercavano di difendersi dai loro attacchi e i batteri che hanno avuto la meglio nel corso del tempo sono quelli meglio attrezzati per affrontare questo tipo di cammino evoluzionistico. Non a caso, quasi tutti gli antibiotici derivano da lieviti, muffe e funghi e proprio questi hanno dovuto confrontarsi con le muffe e i funghi e i loro sottoprodotti (che Fleming ha scoperto per caso con la Penicillina solo nel secolo scorso) da circa 300 milioni di anni, quindi hanno avuto il tempo necessario per imparare a difendersi da tutto ciò che assomigliasse ad un sottoprodotto dei lieviti e delle muffe (come appunto gli antibiotici).
- Si indebolisce la flora batterica intestinale:
Le cure antibiotiche possono alterare l’equilibrio intestinale. La flora batterica intestinale è un ecosistema estremamente delicato e gli antibiotici, anche quando necessari, inevitabilmente vanno ad alterarla. Siccome l’immunità deriva in gran parte proprio dalla salute e dalla salubrità della flora batterica intestinale stessa, si ha come conseguenza che le difese calano e disturbi dovuti ad attacchi da agenti eziologici, funghi, lieviti ecc, possono aumentare.
In conseguenza alla farmaco-resistenza e ai danni indotti da un uso inappropriato dei farmaci menzionati, si ha l’abbassamento delle difese nel nostro organismo e molti eventi patologici come la candidosi, le afte, e altri “sfoghi” dovuti alle cattive difese dell’organismo possono venire fuori.
Come proteggersi naturalmente
Se un individuo ha una alimentazione equilibrata ed uno stile di vita corretto, avrà un forte sistema immunitario, tale che il batterio che ha una possibile capacità di generare resistenza antibiotica non la mette in atto proprio perché viene aggredito dalle difese innate della persona per via di un sistema immunitario più potente (rafforzato da Vitamina C e da minerali come Zinco e Manganese) o da antibatterici naturali (melaleuca ad esempio, o altri oli essenziali). Un modo per difendersi efficientemente da batteri che sviluppino resistenza è quello di mantenere attive e funzionali tutte le forme di difesa del proprio organismo. Ogni essere vivente ha la capacità di difendersi e l’abuso di antibiotici che viene fatto oggi senza attenzione all’equilibrio difensivo della persona, porta invariabilmente a facilitare lo sviluppo sempre più ampio di resistenza antibiotica da parte dei batteri.
Solamente quando necessario è opportuno ricorrere agli antibiotici, ma non per qualsiasi tipo di problema.
Per quanto riguarda i fitoterapici e i minerali da integrare per migliorare una maggiore protezione contro le ricadute stagionali, consiglio le seguenti classi di sostanze funzionali:
- Olio di perilla, che supporta le fisiologiche difese organiche;
- Olio di ribes nero, favorisce l’integrità e la funzionalità delle membrane cellulari;
- Inositolo;
- Zinco, antiossidante;
- Manganese, antiossidante in sinergia con lo zinco;
- Betaglucani, rinforzano le difese dell’organismo;
- Rame;
- Vitamina C;
- Vitamina D, un importante regolatore dell’omeostasi calcio-fosforo, del controllo del metabolismo osseo ma soprattutto del sistema immunitario: numerose carenze di questa vitamina si sono infatti viste in numerose malattie autoimmuni. Si può utilizzare insieme con la vitamina k2, che ne veicola meglio l’assorbimento.
- Selenio.
Bisogna prestare molta attenzione ai prodotti da utilizzare e alla forma farmaceutica per mezzo della quale sono costituiti. Per le manifestazioni sintomatiche da microbi, è utile usare anche l’olio essenziale di malaleuca, che ha riscontro positivo per numerose malattie da batteri e funghi. Vi ricordo che per qualsiasi trattamento da adottare è utile consultare il parere dello specialista. Per qualsiasi dubbio, di seguito vi indirizzo al mio link www.francescogarritano.it , in cui potrete visitare il mio sito e contattarmi.
Dott. Francesco Garritano
Fonti bibliografiche:
- Malhotra-Kumar S. et al., Effect of azithromycin and clarithromycin therapy on pharyngeal carriage of macrolide-resistant streptococci in healthy volunteers: a randomised, double-blind, placebo-controlled study. Lancet. 2007 Feb 10;369(9560):482-90.