Il mineralogramma, cioè l’analisi spettrofotometrica dei minerali contenuti in un campione di capelli, rappresenta un utilissimo indicatore di eccessi o di carenze minerali, ma anche di conferma o di segnale di alcune patologie. Questo diventa fondamentale in alcune circostanze, ad esempio in gravidanza ed allattamento, in menopausa, in presenza di patologie come osteoporosi, malattie autommunitarie, alterazioni endocrine e metaboliche, infertilità, disbiosi croniche, malattie intestinali, tumori, sovrappeso, astenia o, anche nella medicina di prevenzione.
Perché l’analisi sul capello? Perché i capelli concentrano i minerali circolanti e consentono, per questo, di identificare e misurare anche elementi a bassissime concentrazioni (minerali tossici, minerali traccia), fornendo, pertanto, indicazioni utilissime e non ottenibili con altri esami diagnostici.
Gli impieghi più importanti
La valutazione con il mineralogramma è particolarmente opportuna in queste circostanze:
Gravidanza (valutazione dell’esposizione ai metalli pesanti e ai loro antagonisti come calcio, ferro e selenio)
Allattamento (carenze nutrizionali) e prima infanzia
Menopausa
Astenia
Patologie immunitarie (malattie autoimmuni, deficit, ipersensibilità, ecc.)
Osteoporosi
Alterazioni endocrine e dismetaboliche
Alterazioni delle funzioni sessuali (infertilità)
Alterazioni della nutrizione (disbiosi croniche, malattie intestinali, bulimia, patologie tumorali)
Sovrappeso e ritenzione
Medicina di prevenzione