C’è molta confusione sul concetto di dieta, ma cosa vuol dire seguire una dieta e quali sono gli accorgimenti da dover tenere bene a mente per perseguire un corretto stile di vita basato su una corretta alimentazione e sane abitudini?
La dieta è un sereno stile di vita
Tutti iniziano le diete. Ma quanti riescono a dimagrire portandola a termine? Come ho parlato nel mio primo libro “Il dimagrimento parte dalla testa” – a cui tengo moltissimo perché racchiude tutti i concetti fondamentali delle regole del mettersi in forma – molti abbandonano prima ancora di iniziare perché non sono pronti dal punto di vista psicologico a voler perdere peso. Guardarsi allo specchio e non piacersi per quel rotolino in più è un qualcosa che capita a tanti di noi: perdere peso diventa, allora, l’obiettivo che ci poniamo per accettarci e stare meglio con noi stessi. Dimagrire, tuttavia, può anche essere una necessità per chi ha problemi di salute e non vuole peggiorare la proprio condizione patologica. E quindi si ricorre alla fatidica dieta!
Detto così, però, il processo di dimagrimento sembra un qualcosa di semplice, come mangiare, andare, camminare, parlare, ma tante volte diventa qualcosa di veramente difficile, diventa quasi impossibile come per chi non ha i denti per mangiare o una gamba rotta per andare.
Dimagrire è prima fra tutto motivazione! Più che “perdere peso” dovrebbe essere “voler perdere peso”: deve diventare un’ambizione, qualcosa che vogliamo ottenere ad ogni costo, mettendoci dentro tutto l’impegno e la volontà possibile; bisogna diventare dei soldati pronti a combattere e magari a fare qualche piccola rinuncia, consapevoli e decisi.
Quando si intraprende un percorso nutrizionale atto al dimagrimento, il primo pensiero è “quanti chili ho perso?” oppure “quanto sono dimagrito?”; ma qual è il vero significato di dimagrimento? Dimagrire non significa perdere peso e far spostare quindi l’ago della bilancia verso sinistra, ma significa perdere massa grassa e tonificare il muscolo.
E’ vero che qualsiasi tecnica di dimagrimento venga utilizzata può portare alla diminuzione lorda di peso inteso come perdita di kg sulla bilancia, anche se facessimo una dieta (gravemente insalutare) a base di frutta e acqua, ma bisogna valutare di che tipo di dimagrimento si tratta e cosa abbiamo perso, se grasso, muscolo o acqua, e soprattutto come prima cosa se quel dimagrimento non arrechi danni alla nostra salute.
Per capire questo concetto, bisogna allontanarsi dalla bilancia “diabolica”, evitando di pesarsi ogni giorno ed evitando di abbandonare la dieta se in una settimana non si perde nemmeno un kg, perché la perdita di massa grassa, innanzitutto, non può essere misurata tramite questo strumento ma solo tramite il bioimpedenziometro, inoltre, il dimagrimento deve avvenire lentamente, altrimenti i chili persi, saranno recuperati con gli interessi.
Il bioimpedenziometro è uno strumento utile al biologo nutrizionista che, ponendo 2 elettrodi sui metacarpi e 2 sui metatarsi e facendo passare tramite questi della corrente a bassa tensione, è in grado di descriverci la distribuzione di massa grassa, massa magra ed acqua intra- ed extra-cellulare nell’intero organismo; per cui è più semplice valutare in questo caso quanti chili di grasso si perdono.
La dieta è uno stile di vita, non una di quelle “perdi 7 kg in 7 giorni”. Quale efficacia può avere una dieta che mette in una situazione di pericolo il nostro centro di controllo, chiamato ipotalamo?
Nel momento in cui il cervello registra una perdita di peso rapida tramite una dieta ipocalorica ad un certo punto ferma il dimagrimento, per cui non si perde più peso ed il nostro cervello imposta la modalità “carestia” al metabolismo, per risparmiare le scorte energetiche e salvaguardare l’organismo da una situazione di emergenza.
Il rimettersi in salute ed in forma è una cosa che deve avvenire “a gradoni”
Si parla tanto di diete ipocaloriche, di alimenti che fanno dimagrire “più un un punto” rispetto ad un altro, di diete a zona, di diete per far perdere il grasso alle cosce o solo ai fianchi o solo ai glutei… Ma non è così! Non ci sono alimenti che fanno dimagrire in maniera localizzata, in maniera mirata. Si parla di segnali, di intestino da rimettere in forma, di salute endocrina e quindi salute esteriore… si deve star bene dentro prima ancora di stare bene fuori, come meglio descriverò nel quarto libro che uscirà tra qualche mese “Dimagrire mangiando”.
Proviamo ora a capire come si dimagrisce con uno stile di vita adeguato ed efficace. Il dimagrimento deve essere graduale, costantemente ed in modo sano, l’ipotalamo deve registrare dei cali di peso lineari in modo tale da avere perdita di massa grassa, ma non di massa magra e di acqua, cosa che invece accade con le diete ipocaloriche.
Il dimagrimento deve avvenire “a gradoni” e non bisogna spaventarsi se ad un certo punto al nostro cervello arriva il segnale di stop. Quando si perde massa grassa capita che all’ipotalamo arrivi il segnale che il nostro corpo sta perdendo energia per cui tende a salvaguardare ciò che gli è rimasto, mantenendo il peso stabile, per riservare l’organismo da eventuali pericoli e cercare di riequilibrare i parametri alterati; in questo caso, bisogna aumentare l’introito calorico, in modo da segnalare al nostro cervello che stiamo bene, così si riprenderà a dimagrire. Il “plateau”, ovvero il momento in cui non si dimagrisce, può essere anche più duraturo quando un paziente si sta avvicinando al suo peso ideale, per cui per perdere i pochi chili in eccesso rimasti dovrà faticare di più accompagnando alla dieta l’attività fisica costante.
Ciò che bisogna evitare è l’abbandono della dieta quando il risultato non si vede immediatamente; il nostro ipotalamo non è in grado di capire se stiamo seguendo una dieta, bisogna inviargli dei segnali affinché possa comprendere che non siamo malati e che stiamo perdendo grasso volontariamente.
Importantissima e da non sottovalutare è l’attività fisica, che smuove il dimagrimento e regala soddisfazioni sia a livello ponderale che muscolare: una buona dieta non deve “sciupare”, anzi deve dare tono muscolare. Inoltre, nella situazione di stasi, questa è la molla che smuove il dimagrimento.
Allontaniamoci da queste teorie ormai vecchie dell’ipocaloricità, della bilancina pesa alimenti ed iniziamo a seguire una dieta (=stile di vita) che duri per sempre e che ci consenta di stare in salute!
Dott. Francesco Garritano
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